"Pubblicare tale apparato non era, com’è facile pensare, un’impresa delle più semplici. Nondimeno noi l'abbiamo affrontata con tutto l’ardore che ci ispirava la sua stessa grandiosità”
Vincenzo De Bartholomaeis, 1913
Non è nuova l’idea di trascrivere e pubblicare i 106 manoscritti antinoriani che occupano 6 metri lineari di scaffalatura! Alla fine del Settecento venne pubblicata a Napoli la Raccolta di memorie Storiche delle tre provincie degli Abruzzi, edizione di un estratto degli Annali degli Abruzzi; nel 1934 fu completata la trascrizione dei primi tre volumi di Corografia storica degli Abruzzi ad opera dei deputati di Storia Patria degli Abruzzi, istituzione che dall’inizio delle sue attività assunse il compito di pubblicare i manoscritti di Antonio Antinori.
Il progetto di oggi è quello di portare avanti l’antica idea attraverso il coinvolgimento di un vasto numero di operatori volontari che vi partecipano in rete come appassionati di storia abruzzese, studenti, docenti di scuola, membri della Deputazione di Storia Patria etc; un progetto di alto valore sul piano della cooperazione tra università e collettività che, oltre ad accelerare il lavoro, creerà una comunità aperta di significativo valore sociale e scientifico. In questo progetto si vuole dare anche la possibilità di consultare le fonti citate nei manoscritti antinoriani, semplicemente cliccando sugli allegati disponibili accanto all’immagine del manoscritto.
Inizia a trascrivere una o più pagine a scelta e sottoponi il tuo lavoro ai revisori per farlo pubblicare a nome tuo: segui le norme per la trascrizione che trovi nelle Guide e non esitare a farci domande contattandoci.
Fondazione Telecom Italia (Fondazione TIM): ha finanziato, con donazione alla Regione Abruzzo, il progetto di digitalizzazione dei Manoscritti Antinoriani conservati presso la Biblioteca Salvatore Tommasi dell’Aquila.
L’Università dell’Aquila (Dipartimento di Scienze umane e Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica) ha collaborato con la Regione Abruzzo per questa attività che valorizza la sintesi tra il sapere umanistico e quello delle tecnologie dell’informazione.